Approfondimento della Norma CEI 79-3 parte 5

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PIANIFICAZIONE DELL’INSTALLAZIONE

La pianificazione dell’installazione deve avvenire attraverso i seguenti passaggi:

  • Raccomandazioni del costruttore
  • Considerazioni ambientali
  • Sopralluogo tecnico
Raccomandazioni del costruttore

Prima di installare i componenti del sistema di allarme è necessario prendere in considerazione le raccomandazioni del costruttore e quindi devono essere installati conformemente ad esse. Se non fosse possibile occorre chiedere una consulenza direttamente al costruttore.

Considerazioni ambientali

I componenti del sistema devono essere adatti alle condizioni ambientali nelle quali dovranno funzionare.

Sopralluogo tecnico

Scopo del sopralluogo è garantire che l’Impianto di Allarme Intrusione e Rapina offra le prestazioni specificate nell’offerta di progettazione dell’impianto.

Esempi di aspetti da considerare sono elencati nell’allegato G.

Il sopralluogo tecnico deve prendere in considerazione i seguenti passaggi:

  • Funzionamento dell’impianto d’allarme e rapina
  • Scelta dei componenti
  • Interconnessioni
  • Revisioni dell’offerta di progettazione del sistema
  • Piano d’installazione e distinta apparecchiature
Funzionamento dell’impianto d’allarme e rapina

In questo punto ritengo la norma un po’ vaga in quanto dice :

Il sopralluogo tecnico deve tener conto del funzionamento del sistema, in particolare delle procedure di inserimento e disinserimento, per garantire la massima semplicità di funzionamento dell’impianto di Allarme Intrusione e Rapina.

Cosa si intende per tenere conto? La mia risposta è che deve verificare le procedure di inserimento e disinserimento previste nel preventivo e valutare se possibile semplificare mantenendo inalterate le prestazioni del sistema.

Scelta dei componenti

Il sopralluogo deve controllare che i componenti scelti in fase di preventivo siano adatti al luogo di installazione validare il posizionamento in funzione del fatto che sia coerente con le prestazioni ottimali e le raccomandazioni del costruttore. Se presenti dispositivi che devono essere manovrati da un utilizzatore deve essere verificata l’ubicazione dei componenti per accertarne la facilità d’uso.

Interconnessioni

Anche qui la norma è piuttosto sbrigativa e non è immediato cogliere il significato del messaggio.

Le prescrizioni per le interconnessioni devono anch’esse essere considerate e devono essere verificati i mezzi specificati nell’offerta di progettazione del sistema.

Si può pensare che la norma faccia riferimento alle prescrizioni per le interconnessioni presenti nella norma EN 50 131 e quindi è necessario verificare che quanto previsto dal preventivo sia in linea.

Revisione dell’offerta di progettazione

In seguito ai controlli effettuati e descritti fino a qui e nell’allegato G può essere necessario compiere delle modifiche rispetto a quanto previsto nel preventivo. In tal caso le modifiche dovranno essere concordate con il cliente e il cambiamento deve essere registrato.

Piano di installazione e distinta apparecchiature

In funzione delle dimensioni e della complessità dell’Impianto di Allarme Intrusione e Rapina previsto, è opportuno considerare la preparazione di un piano di installazione.

Basandosi sull’offerta di progettazione ed in funzione degli aspetti emersi durante il sopralluogo tecnico il piano di installazione deve specificare la localizzazione e e le modalità di ubicazione di ogni componente del sistema.

Nel caso in cui siano previste interconnessioni cablate è necessario specificare il tipo di cavo ed il oro percorsi.

La configurazione del sistema deve essere finalizzata e concordata.

Esempi di configurazione: procedure di inserimento / disinserimento programmazione del circuito ritardi (se presenti) periodi di durata dei dispositivi di segnalazione (WD).

I l piano di installazione deve comprendere una distinta apparecchiature con i dettagli di tutte le apparecchiature da installare compresi i cavi (se presenti).

INSTALLAZIONE DEL SISTEMA

Il sistema deve essere installato e configurato in conformità con il preventivo. La norma CEI 79-3 impone di concordare con il cliente eventuali modifiche.

ISPEZIONE PROVA FUNZIONALE E MESSA IN SERVIZIO

Dopo l’installazione dell’Impianto di Allarme Intrusione e Rapina, occorre effettuare il collaudo. La norma CEI 79-3 indica le verifiche da effettuare. Altre prove di accettazione possono essere concordate tra committente e fornitore.

Verifica dei componenti degli impianti

Prendendo in considerazione la distinta apparecchiature dovrà essere verificato che il numero di sensori effettivamente installato coincida con quelli in elenco. Vanno inoltre verificate eventuali caratteristiche stabilite dal committente ( ad esempio certificazioni). Quindi si procede con le verifiche elencate di seguito:

  • Controllo dell’elenco dei materiali installati, dei dati di targa di ciascun apparato, delle relative caratteristiche tecniche (per i componenti aventi caratteristiche modulari dovrà essere precisata la capacità massima e la capacità effettiva).
  • controllo a vista di posizionamento, fissaggio e accessibilità delle unità di gestione dell’impianto, dei singoli rivelatori, apparati aggiuntivi, unità di alimentazione.
  • controllo del piano di stesura dei cavi, degli schemi illustrativi dei collegamenti delle morsettiere per il reperimento dei singoli conduttori, verifica dell’esistenza e della completezza della documentazione tecnica e del manuale d’uso.
  • controllo visivo delle interconnessioni degli impianti, del loro cablaggio, delle scatole di derivazione
  • calcolo teorico dell’autonomia di funzionamento dell’impianto (alimentazione ausiliaria) sulla base degli assorbimenti, del tipo di batterie utilizzate e del dimensionamento degli alimentatori.
  • verifica del livello di prestazione
Verifica funzionale dell’impianto di Allarme Intrusione e Rapina

La norma chiede che vengano effettuate le seguenti verifiche:

  1. Apparato di controllo ausiliario (ACE) – Effettuare un’operazione di comando tramite chiave meccanica o elettronica o azionando la tastiera e verificare che l’apparato di controllo e di indicazione cambi stato.
  2. Apparato di Controllo e di Indicazione (CIE) – Verificare il fissaggio meccanico e l’efficienza del dispositivo di controllo dell’apertura dell’apparato di controllo e di indicazione. Controllare:
    • l’efficienza dell’alimentatore e delle batterie e verificarne l’autonomia
    • l’assorbimento dell’impianto ad essa collegato
    • l’efficienza di tutte le segnalazioni ottiche ed eventualmente acustiche di cui l’apparato di controllo e di indicazione è provvisto
    • la capacità di ricezione dei segnali di allarme provenienti dai rivelatori
    • la capacità dell’apparato di controllo e di indicazione (CIE) nell’attivare i mezzi di allarme (WD)
  3. Dispositivi di allarme acustico (WD) – Verificare il fissaggio meccanico. Controllare:
    • l’efficienza dei dispositivi di protezione contro l’apertura e l’asportazione
    • l’efficienza dell’alimentatore (PS) e lo stato di carica delle batterie (per i dispositivi autoalimentati)
  4. Dispositivi di teletrasmissione (ATS) – Verificare il fissaggio meccanico. Controllare:
    • l’efficienza dei circuiti di protezione contro l’apertura e l’asportazione del dispositivo di trasmissione
    • l’efficienza dell’alimentazione (PS) e delle batterie (per i dispositivi autoalimentati)
    • l’efficienza di trasmissione, comandando l’apparato di controllo e di indicazione (CIE) un ciclo di allarme.
  5. Gruppi di alimentazione – Verificare il fissaggio meccanico e l’efficienza dei circuiti di protezione contro l’apertura e l’asportazione.
    • controllare l’efficienza dell’alimentatore (PS) e delle batterie e verificare l’autonomia
  6. Registratori di evento – Verificare il fissaggio meccanico e l’efficienza dei dispositivi contro l’apertura. Controllare il corretto funzionamento ( ad esempio provocando un allarme e controllando l’avvenuta registrazione e verificando l’allineamento data e ora dell’orologio interno).
  7. Connessioni alla rete – Secondo la norma CEI 64 – 8 controllare il collegamento degli impianti alla rete di alimentazione, nonchè la presenza ed adeguatezza dei conduttori di protezione compresi i conduttori peri il collegamento equipotenziale principale e supplementare.
  8. Interconnessioni – Verificare a campione in alcuni punti dell’impianto quanto elencato di seguito:
    • sfilabilità dei cavi dal tubo protettivo
    • sezione dei cavi ed esecuzione delle connessioni
    • resistenza di isolamento ( seguire le indicazioni contenute nella norma CEI 64-8 parte 6)
    • identificazione dei singoli cavi sulla base della documentazione
    • protezione contro l’apertura delle scatole di derivazione mediante apertura non distruttiva
  9. Prove in mancanza di rete – Verificare il corretto funzionamento dei singoli impianti in assenza di alimentazione della rete a corrente alternata al termine dell’autonomia richiesta (le batterie possono essere scaricate con shunt tenendo conto delle curve di scarica fornite dal costruttore)
  10. Prove dell’impianto – Verificare il corretto funzionamento dell’impianto nel suo complesso hardware e software. La prova viene svolta effettuando tutte le funzioni previste. Costituisce partte integrante della prova di funzionamento dell’impianto la verifica funzionale degli apparati di controllo riguardo alle seguenti prestazioni:
    • modalità operative come indicato nel manuale dell’operatore
    • parzializzazione dei componenti dell’impianto
    • creazione, modifica e visualizzazione di sequenze cicliche ed eventuali regolazioni e/o comandi a distanza
    • sequenza di diagnostica automatica e su richiesta (se previste)
    • vari livelli di abilitazione operativa e di programmazione (se previste)
Messa in servizio

Al completamento delle prove è possibile porre l’impianto di Allarme Intrusione e Rapina in modo operativo.

La consegna dell’impianto di Allarme Intrusione e Rapina all’utilizzatore dovrebbe essere effettuata da una persona con esperienza e formazione. La norma CEI 79-3 in questo passaggio usa il condizionale lasciando quindi intendere che è auspicabile quanto scritto ma non obbligatorio.

Deve essere prevista una dimostrazione completa dell’impianto di Allarme Intrusione e Rapina, compreso il funzionamento dei rivelatori, l’uso dei dispositivi di attivazione antirapina e le modalità di prova degli stessi.

Deve inoltre essere prevista una spiegazione delle funzioni dell’apparato di controllo e di indicazione (CIE) dell’apparato di controllo ausiliare (ACE) e del sistema di trasmissione di allarme (ATS). Devono essere illustrate le procedure di comunicazione con il centro ricezione allarme (ARC) (se presente).

Devono essere previste chiare e concise istruzioni per l’uso, che devono comprendere le modalità di funzionamento dell’apparato di controllo e di indicazione (CIE) e le procedure specifiche di inserimento e disinserimento dell’impianto di Allarme Intrusione e Rapina. Tali istruzioni devono essere impartite a tutti gli utilizzatori responsabili del funzionamento dell’impianto di Allarme Intrusione e Rapina.

Deve essere prevista per tutti gli utilizzatori una formazione sull’impianto di Allarme Intrusione e Rapina commisurata alla complessità del medesimo.

La formazione deve sottolineare le modalità di prevenzione degli allarmi indesiderati es chiusura adeguata di porte e finestre e spegnimento delle apparecchiature suscettibili di compromettere le prestazioni dei rivelatori.

Periodo di prova

Successivamente alla consegna dell’impianto di Allarme Intrusione e Rapina (I&HAS) si raccomanda la prova dello stesso con un periodo da concordare con il cliente. Durante tale periodo l’impianto deve essere utilizzato normalmente.

Per ridurre al minimo il rischio di generazione di allarmi indesiderati durante il periodo di prova i mezzi di notifica possono essere esclusi.

In alternativa, quando è installato un sistema di trasmissione di allarme (ATS) può essere escluso ilsolo funzionamento di tutti i dispositivi di segnalazione (WD) mantenendo iil sistema di trasmissione di allarme (ATS) in funzione.

Il centro di ricezione allarme (ARC) deve essere istruito ad informare solo la società installatrice, la società di allarmi o il cliente nel caso in cui sia generata una condizione di allarme.

Qualsiasi condizione di allarme che si verifichi durante il periodo di prova deve essere oggetto di indagine da parte della società di installazione, della società di allarmi o del cliente e devono essere intraprese le azioni correttive. A seguito del completamento del periodo concordato senza attivazioni indesiderate, l’impianto deve essere messo completamente in servizio.

Accettazione

A seguito del completamento con successo del periodo di prova, il centro di ricezione allarme (ARC) deve essere informato, ove applicabile, che l’impianto di Allarme Intrusione e Rapina è pienamente operativo. il soggetto autorizzato all’intervento, se previsto, deve inoltre essere informato e ove necessario fornito di tutte le chiavi ed i codici di accesso.

Al cliente deve essere richiesta la firma di una dichiarazione di accettazione indicante che l’impianto di Allarme Intrusione e Rapina è stato installato secondo il documento di descrizione, funziona conformemente a esse e che sono state fornite istruzioni e formazione sufficienti a consentire un adeguato utilizzo dell’impianto di Allarme.

Documento di descrizione

Deve essere preparato un documento, sulla base dell’offerta di progettazione dell’impianto, emendato per rispecchiare tutti i cambiamenti nella progettazione dell’impianto rivelatisi necessari durante il processo di installazione. Il documento di descrizione deve essere una registrazione precisa dell’impianto d’allarme compresa la documentazione relativa alle apparecchiature installate e alla loro ubicazione. Se giustificato dalle dimensioni e dalla complessità dell’impianto il documento di descrizione deve anche comprendere i dettagli dei tipi di cavi utilizzati e il loro percorso.

Il documento di descrizione deve essere messo a disposizione al personale di manutenzione e di servizio.

Dichiarazione di conformità

La società di installazione deve fornire al cliente una dichiarazione di conformità indicante che l’impianto di Allarme Intrusione e Rapina è stato installato in conformità al documento di descrizione.

Quando l’impianto di Allarme Intrusione e Rapina o qualsiasi suo componente è dichiarato conforme a qualsiasi legge, regolamento, Specifica Nazionale o Europea tale dichiarazione deve essere inclusa nella dichiarazione di conformità

DOCUMENTAZIONE E REGISTRAZIONI

Documentazione

Al cliente deve essere fornita la documentazione che segue. Il cliente o l’utilizzatore deve essere invitato a rendere disponibile tale documentazione in caso di necessità o di modifiche, riparazioni o manutenzione dell’impianto e deve, inoltre accertarsi dell’aggiornamento della documentazione. Ove applicabile la documentazione deve essere preparata in conformità alla CEI EN 61082-1.

  1. Documento di descrizione
  2. Istruzioni per l’uso dell’impianto
  3. Le istruzioni per l’uso dovrebbero essere previste con un dettaglio sufficiente a ridurre al minimo la possibilità di operazioni errate. E’ opportuno considerare la suddivisione delle istruzioni in 2 sezioni:
    • azioni necessarie all’inserimento, al disinserimento dell’impianto e all’esecuzione di una gamma limitata di funzioni di controllo per esempio inserimento, disinserimento riavvio isolamento esclusione e prova.
    • Istruzioni dettagliate relative a tutte le altre funzioni dell’impianto
  4. Dati della società di installazione
  5. Manutenzione e riparazione. Riferimenti della ditta e della persona incaricata alla manutenzione.
  6. monitoraggio. Riferimenti del centro di ricezioni allarmi.
  7. Verifica. Dettagli di qualsiasi procedura relativa alla verifica delle condizioni di allarme.
  8. Intervento. Riferimenti dell’ente responsabile della presenza nei locali protetti a seguito della generazione di una condizione di allarme.
  9. Dichiarazione di accettazione
  10. Dichiarazione di conformità
Registrazioni

Dovrebbe essere previsto un mezzo per registrare qualsiasi informazione necessaria ad accertare che l’impianto di Allarme intrusione e Rapina funzioni come previsto. La registrazione dovrebbe comprendere i dettagli relativi all’ora e alla data di ogni condizione di allarme del rivelatore responsabile della generazione della condizione di allarme e in caso di allarme indesiderato i dettagli di ogni azione correttiva avviata per evitare il verificarsi di ulteriori condizioni di allarme indesiderato. La registrazione dovrebbe inoltre includere i dettagli di qualsiasi modifica o integrazione all’impianto.

Le registrazioni del sistema possono essere eseguite su qualsiasi supporto o in località lontane di locali protetti purchè facilmente accessibili al personale di manutenzione. Un esempio delle voci da registrare e il formato di un registro di sistema (registro eventi) che potrebbe essere posto presso i locali protetti sono indicati nel’allegato H.

Le registrazioni dovrebbero essere fornite in odo adatto a una lunga conservazione. Quando le registrazioni sono immagazzinate nei locali protetti il cliente potrebbe essere invitato a renderle accessibili ai responsabili della manutenzione dell’impianto e ad accertarsi della loro conservazione in un luogo sicuro quando non utilizzate.

Inoltre, il cliente dovrebbe essere messo a conoscenza della necessità di accertarsi che le registrazini siano tenute aggiornate.

UTILIZZO DELL’IMPIANTO DI ALLARME INTRUSIONE E RAPINA

Il cliente e/o l’utilizzatore dell’impianto e i responsabili della manutenzione e del servizio devono essere resi edotti delle loro responsabilità elencate di seguito:

  • accertare che solo al personale addestrato al funzionamento dell’impianto sia consentito di utilizzarlo e che l’impianto sia utilizzato in conformità alle istruzioni di funzionamento e alla formazione.
  • accertare che i locali siano utilizzati e manutenuti in modo da non creare allarmi indesiderati.
  • Riferire tempestivamente ogni difetto dell’impianto alla società di allarmi responsabile.
  • riferire ogni cambiamento nella costruzione o nell’uso dei locali suscettibile di compromettere le prestazioni dell’impianto
  • mantenere i documenti e le registrazioni relative

MANUTENZIONE E RIPARAZIONE DELL’IMPANTO DI ALLARME INTRUSIONE E RAPINA

La responsabilità di una adeguata manutenzione (ispezione e servizio) e delle necessarie riparazioni dell’impinato di Allarme Intrusione e Rapina RICADE SUL CLIENTE.

La manutenzione deve essere affidata a personale addestrato che deve intervenire a programma e/o su chiamata.

La norma consiglia di stipulare un contratto di manutenzione.

Esempi di aspetti da considerare sono riportati nell’allegato J.

Il cliente dovrà rendere disponibile tutta la documentazione acquisita in sede di collaudo.

L’intervento del personale di manutenzione dovrà essere programmato di concerto con il cliente in modo da procedere ad una verifica congiunta delle operazioni eseguite dal personale di manutenzione stesso. le operazioni di manutenzione dovranno essere condotte in modo tale da rendere minima l’indisponibilità dell’impianto.

Programma di manutenzioni (manutenzione preventiva)

Dovrebbe essere concordato un programma dopo l’installazione. Il cliente deve essere informato delle parti inutilizzabili durante la manutenzione.

Tutte le batterie devono essere sostituite entro il tempo indicato dal costruttore. E’ opportuno prestare attenzione al corretto ripristino di tutte le apparecchiature dopo le prove.

Tutti gli interventi dovvrebbero essere annotate nel registro di sistema.

La manutenzione preventiva dovrebbe avere una periodicità almeno annuale.

Prevenzione di allarmi Indesiderati durante le prove individuali

Durante la manutenzione di un impianto è importante accertarsi che le attività di manutenzione non provochino la generazione di allarmi indesiderati. E’ opportuno prestare attenzione particolare nella prova dei dispositivi antirapina a causa dell’elevato rischio di falsi allarmi.

Se l’impianto è collegato ad un centro ricezione allarmi quast’ultimo deve essere avvertito.

Quando la trasmissione di segnali a un centro di ricezione allarmi è impedita durante la prova dovrebbe essere prevista un’indicazione visiva. automatica o manuale di tale stato sull’apparecchiatura di indicazione e controllo.

Gli occupanti del locale dovrebbero essere informati di qualsiasi prova dell’impianto suscettibile di avviare il dispositivo di segnalazione (WD).

Riparazione manutenzione correttiva

In caso di indicazione di malfunzionamento o di danno a qualsiasi parte dell’impianto di Allarme Intrusione e Rapina, l’utilizzatore deve informare immediatamente la società o la persona responsabile della manutenzione e della riparazione dell’impianto in modo da poter intraprendere un’azione correttiva. Dovrebbe essere concordato il periodo entro il quale deve avere inizio la riparazione dell’impianto in seguito a una richiesta alla società o alla persona responsabile della riparazione.

L’intervento deve essere rivolto all’eliminazione delle irregolarità e delle deficienze dell’impianto segnalate.

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