Approfondimento della Norma CEI 79-3 parte 3

Inserimento e disinserimento

La norma CEI 79-3 introduce il tema dell’inserimento e del disinserimento mettendo in guardia sulla scelta dei componenti da utilizzare. Quindi fissa il principio per cui, possibilmente, l’inserimento ed il disinserimento deve avvenire con azioni intenzionali dell’utilizzatore. Inoltre deve essere percepibile un’indicazione sonora o visiva quando la procedura di inserimento disinserimento è in corso o è stata terminata.

Inserimento

In generale l’impianto può essere inserito solo quando è in una situazione normale tranne quando si inserisce automaticamente. In questo secondo caso occorre registrare l’evento e mandare una segnalazione di anomalia.
L’inserimento può avvenire in 2 modi.

  • iniziato all’interno dell’area protetta e terminato all’esterno
  • Effettuato interamente all’esterno dell’area protetta

Nel primo caso la norma CEI 79-3 impone che il completamento dell’inserimento deve essere condotto attraverso un comportamento rilevabile e comunicato alla centrale di controllo. Può essere ad esempio utilizzato un contatto magnetico sul chiavistello. Inoltre deve essere concesso un tempo massimo e deve essere prevista una segnalazione allo scadere del tempo. La segnalazione acustica deve essere presente anche all’avvio della procedura. L’indicazione deve essere limitata nel tempo.

Nel secondo caso deve essere percepibile un’indicazione quando l’impianto di Allarme Intrusione e Rapina è inserito. Tale indicazione DOVREBBE essere limitata nel tempo. Il condizionale l’ascia aperta la possibilità di lasciare a tempo indefinito l’indicazione.

Disinserimento

Le prescrizioni per il disinserimento sono a grandi linee speculari a quelli dell’inserimento. La norma CEI 79-3 dichiara quanto segue:

Dovrebbe essere prestata attenzione ad impedire l’accesso fisico ai locali protetti attraverso il punto di ingresso/uscita fino a quando non sia stata avviata la procedura di entrata o fino al disinserimento dell’impianto di Allarme Intrusione e Rapina

La norma utilizza il condizionale e afferma un concetto piuttosto vago. Interpreto questo passaggio immaginando che la norma CEI 79-3 consigli di utilizzare dei sistemi passivi per proteggere la parte allarmata.

Anche per il disinserimento si prevede la possibilità di operare nelle 2 condizioni viste precedentemente:

  • disinserimento all’esterno dell’area protetta e terminato all’interno
  • disinserimento effettuato completamente all’esterno dell’area protetta

Nel primo caso deve essere prevista un’indicazione all’avvio della procedura ed ala suo completamento mentre nel secondo caso solo ad avvenuto disinserimento. Quest’ultima indicazione deve essere limitata nel tempo.

Deve essere concesso un periodo massimo per il completamento del disinserimento al termine del quale deve essere notificata una condizione di allarme.

Quindi la differenza IMPORTANTE per il disinserimento sta nel fatto che se al termine del periodo di tempo definito per il disinserimento quest’ultimo non va a buon fine deve essere notificata una condizione di allarme in quanto potrebbe essere un tentativo di intrusione.

Percorsi di entrata e di uscita

Le prescrizioni della norma per i percorsi di uscita e di entrata prevedono particolari indicazioni quando l’inserimento ed il disinserimento avviene in 2 fasi.
Il percorso deve essere il più breve possibile, le indicazioni fornite durante la procedura deve essere udibile lungo tutto il percorso ed immediatamente il punto di entrata / uscita.

L’apparato di controllo e indicazione CIE non deve elaborare i segnali provenienti da sensori posti sul percorso di entrata / uscita durante la procedura di inserimento e disinserimento.

Percorsi di uscita

Quando durante la procedura di inserimento viene attivato un rivelatore non posto sul percorso di uscita, deve essere prevista un’indicazione e dovrebbe essere impedito l’inserimento dell’impianto.

Percorsi di entrata

Quando durante la procedura di disinserimento viene attivato un rivelatore non posto sul percorso di entrata, deve essere notificata una condizione di allarme.

Indicazione

Le prescrizioni obbligatorie per le indicazioni sono previste nella Norma EN 50131-1. In generale tutte le indicazioni obbligatorie devono essere disponibili insieme in un unico luogo. Le indicazioni possono essere ripetute completamente o in parte in un altro luogo.

In funzione del grado di sicurezza dell’impianto di allarme può essere prevista un’indicazione individuale per indicare lo stato di allarme di ogni rivelatore, compresa la sua capacità dielaborazione.

Non più di dieci rivelatori privi di capacità di elaborazione( es. contatti magnetici o meccanici) possono condividere un unico mezzo di indicazione.

Raggruppamento di rivelatori

I rivelatori possono essere raggruppati insieme per scopi di controllo o per altri scopi.

Notifica

La norma EN 50131-1 definisce le prescrizioni minime in funzione del grado di sicurezza dei sistemi di Allarme Intrusione e Rapina mentre questa norma CEI 79-3 definisce le indicazioni installative. Sono indicazioni che la norma suggerisce di utilizzare ma non impone.

Dispositivi di segnalazione

Quando la notifica avviene tramite 2 dispositivi di segnalazione (WD)si dovrebbe considerare l’installazione in posti distanti l’una dall’altra.

E’ opportuno prevedere la differenziazione del suono del dispositivo (WD) del sistema di Allarme Intrusione e Rapina da eventuali dispositivi sonori (WD) di altri sistemi di allarme.

Il dispositivo di segnalazione acustico può essere ritardato nel caso in cui è stato installato in integrazione ad un sistema di trasmissione di allarme. Questa condizione può essere applicata solo se il centro di ricezioni allarmi (ARC) abbia confermato la ricezione del segnale di allarme sel sistema di trasmissione allarme (ATS).

Sistema di trasmissione di allarme (ATS)

Essendo presenti sul mercato diversi formati di trasmissione dei messaggi tra ricetrasmettitori degli ambienti sorvegliati (SPT) e centro di ricezione allarme (ARC), è opportuno prestare attenzione ed accertarsi che il centro di ricezione allarmi (ARC) possa accettare i segnali del ricetrasmettitore degli ambienti sorvegliati (SPT) da installare ed elaborare correttamente tutti i segnali.

Alimentazione

L’alimentatore usato nell’impianto di Allarme Intrusione e Rapina deve essere adeguato al carico, sia in condizioni normali che in condizioni di allarme, compresi i periodi di ricarica delle sorgenti di alimentazione secondaria (APS).

La norma CEI 50131-1 riporta i periodi di funzionamento che devono essere garantiti in caso di mancanza di alimentazione primaria. L’alimentazione secondaria (APS) deve essere dimensionata opportunamente considerando il massimo carico elettrico dell’impianto di Allarme Intrusione e Rapina in condizioni di Allarme. Si intende condizioni di allarme quando i dispositivi di segnalazione (WD) in funzione ed il o i ricetrasmettitori degli ambienti sorvegliati (SPT) in trasmissione e le informazioni annotate nel documenti di descrizione.

Quando la sorgente di alimentazione secondaria (APS) è costituita da una batteria dovrebbe essere tenuta presente la perdita di capacità durante il suo ciclo di vita e quando la corrente assorbita supera il tempo di scarica di 20 ore dichiarata dal costruttore.

Reazione dell’impianto di Allarme Intrusione e Rapina

Deve essere chiaramente concordata tra le parti e documentata la risposta (intervento) in seguito all’attivazione dell’impianto di Allarme Intrusione Rapina.

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